La mia vita prigioniera
sab12nov9:15La mia vita prigionieradal memoriale di deportazione di Elio Bartolozzi
Dettagli dell'evento
Una rappresentazione tratta dal libro di Elio Bartolozzi La mia vita prigioniera – Memoriale di deportazione di un contadino toscano edito dal Consiglio Regionale Toscano, Edizioni dell’Assemblea, Firenze 2011. Lo
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Una rappresentazione tratta dal libro di Elio Bartolozzi La mia vita prigioniera – Memoriale di deportazione di un contadino toscano edito dal Consiglio Regionale Toscano, Edizioni dell’Assemblea, Firenze 2011.
Lo spettacolo narra la storia di Elio Bartolozzi, contadino toscano originario del Mugello (e poi stabilitosi nel sestese), che nell’aprile del 1944, per aver aiutato dei partigiani, viene preso dai tedeschi e dai repubblichini. Dopo la cattura viene portato prima a Villa Triste, poi al carcere delle Murate. Da qui nei campi di Fossoli, di Bolzano e infine in quelli di Mauthausen e Gusen. Verrà liberato il 5 maggio del 1945. La narrazione dei fatti avviene in prima persona, rispettando la lingua di Elio, fiorentino, con le sue imperfezioni, accenti e strutture grammaticali. Per andare avanti ed evitare di essere sommerso dalla sofferenza, dalle privazioni, dalla violenza nazista, Elio si affida alla quotidianità, ai fatti precisi e concreti (il peso del pane, gli ingredienti della zuppa, il controllo per i pidocchi); li mette in fila per dare un senso alla sua vita, per avere un futuro, un futuro che si concretizza in ore e in giorni.
Lo spettacolo cerca di rispettare questa sua necessità di “ordine” creando un percorso preciso nel quale, attraverso gli appunti sparsi in scena, si ricostruisce e si riassembla la memoria del protagonista, anche tramite scelte scenografiche essenziali e direttamente funzionali alla narrazione.
Elio non tradirà mai i partigiani che ha aiutato, nonostante i ripetuti maltrattamenti e torture subite a Villa Triste e nel carcere delle Murate. La scelta morale di Elio Bartolozzi, semplice contadino non politicizzato, rappresenta a pieno merito quella resistenza civile, quell’humus ribelle e antifascista che ha nutrito e sostenuto la lotta dei partigiani.
Lo spettacolo ha riscosso l’approvazione della famiglia Bartolozzi (i due figli e la moglie), della curatrice del libro, la Prof. Marta Baiardi e del Presidente dell’Istituto Storico della Resistenza Toscana, il Prof. Simone Neri Serneri.
La mia vita prigioniera
con Alessandro Varrucciu
elaborazioni grafiche Silvia Uguzzoni
coordinamento artistico Martina Mirabella
regia Francesca Uguzzoni
PROGRAMMA
Ore 17.30 ne parlano
Marta Baiardi, ISRT, curatrice del libro “La mia vita prigioniera”
La Resistenza civile di Elio Bartolozzi
Neri Binazzi, Università di Firenze
La penna dopo la zappa: la scrittura di Elio come pratica di sopravvivenza
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Orario
(Sabato) 9:15
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