La smarginatura – Suite elettrica

La smarginatura – Suite elettrica è un progetto di poesia performativa che innesta la sua originale proposta di spettacolo dal vivo nella dimensione di un autentico concerto poetico a due voci – quella esterna del racconto e quella interna, segreta dello strumento (il violoncello) – attraverso una peculiare tipologia narrativa di cruda visionarietà contemporanea accostata all’esigenza antica della produzione orale, dell’arte e della tecnica aedica, intesa come esperienza percettiva e immaginifica, al di là e al di sopra della parola scritta: per mezzo cioè del suono – il linguaggio in grado di restituire la qualità dell’espressione prodotta dall’uomo – la parola comune si amplifica per diventare arcano, da decodificare (e codificare poi, nuovamente) nell’ascolto in silenzio.

Il concetto ferrantiano di “smarginatura” non si presenta qui soltanto come un azzerarsi del corpo, della persona, della fisionomia, dei tratti e come perdita dei margini ma, al contempo, come una fusione panica con il tutto, un perdersi dentro un magma, partecipazione al caos circostante: smarginatura come emozione fisica, corporea violentissima, che coinvolge tutti i sensi; smarginatura come coscienza del tutto e del nulla, dell’inconsistenza dell’essere, dell’esistere. Smarginatura, però, che ci consente di vedere oltre, in profondità. Un percorso intimo e mistico, l’Io, l’umano messo a nudo attraverso il lavorío, lo scavo interiore della parola, nel suo più autentico, feroce bisogno di liberazione.